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Santa Pasqua 2000
By admin | aprile 23, 2000
S H A L O M: sulle tracce di chi costruisce la P A C E
Pasqua 2000
Carissimi,
Shalom a tutti!
Mentre preparo questa lettera Pasquale, ho ancora negli occhi le immagini strazianti dell’alluvione del Mozambico: un Paese travolto da un mare di acqua e di fango… La gente rifugiata sui tetti delle case e sugli alberi, gli eliccoteri che salvano i più fortunati, i volti disperati di migliaia di persone sfuggiti per miracolo alla morte…
Perché tanto dolore innocente? Quando mai finirà il calvario di questo popolo?
Dopo tanta Passione ci sarà una vittoria sulla morte anche per loro?
Il Paese è da poco uscito dal tunnel della guerra civile: trent’anni di violenza e di terrore!
Dopo le elezioni politiche del dicembre scorso, il cammino della pace e della democrazia sembrava riconfermato nel cuore della gente; c’era un desiderio forte di dimenticare il passato e di ricuperare il tempo perduto.
Ed ora questa nuova mazzata che lascerà pesanti ferite nel cuore del Paese per molto tempo!
L’alluvione, invece di lavare il sangue che per anni ha inzuppato la terra del Mozambico, invece di fertilizzare i campi assetati, ha portato fame e miseria.
A noi il Mozambico sta molto a cuore.
Laggiù abbiamo un amico, nella Missione di Nacaroa, nel Nord del Paese.
Si chiama Padre Firmino Cusini, un comboniano nativo di Livigno; da tanti anni coltiva il sogno di creare una scuola Agricola, per i ragazzi della zona; ma la guerra ha rovinato le Scuole e per molti anni ha bloccato il suo sogno. L’anno scorso abbiamo ricevuto la sua richiesta
:durante il mio viaggio estivo ne abbiamo parlato con il Vescovo della Diocesi, con il Parroco,
P. Ramani un giovane prete africano pieno di entusiasmo e capace di coinvolgere la gente. L’idea è piaciuta anche al Ministero dell’Educazione e all’Amministrazione locale…
Camminare insieme, nord e sud; lavorare insieme bianchi e neri; cercare insieme la strada di una promozione umana dove gli Africani siano liberi di crescere secondo i loro ritmi e i loro valori culturali. Tanti anni fa, il nostro Fondatore, Daniele Comboni insisteva su questa linea:
” Salvare l’Africa con l’Africa”.
Ci siamo accordati così: la gente avrebbe partecipato secondo le sue forze, offrendo le sue braccia e il materiale presente sul posto: pietre, sabbia, legname e mano d’opera non specializzata volontaria.
Noi avremmo fornito i mezzi per l’acquisto del materiale speciale e per pagare i tecnici e gli operai necessari alle ristrutturazioni. L’operazione, iniziata in gennaio, è ora in pieno svolgimento. La gente è entusiasta. Tutto questo è stato possibile con l’operazione “Panettone solidale”del Natale 99, una semplice e bellissima forma di solidarietà nella quale ci siamo coinvolti insieme a tanti gruppi missionari dell’Alta Italia.
Ve la spiego in breve. Perché ormai fa parte della rete dei nostri impegni.
L’idea è nata a Senago (Mi), dove il Gruppo Missionario “La Goccia”, da circa 25 anni sta portando avanti campagne e interventi di solidarietà intelligente. L’animatore del Gruppo, Ernesto Chiesa, aveva partecipato con me ad un campo di lavoro in Etiopia nel lontano l975; insieme all’amore per la Missione, ha mantenuto la grinta e la fantasia dei vent’anni e ha messo nel progetto tutta l’esperienza della sua professione. La sua idea fissa è molto concreta: mettere la solidarietà all’interno delle scelte quotidiane della gente, delle famiglie, delle scuole: dare a momenti di
gioia familiare una dimensione di attenzione per gli altri!
Così sono nati per Natale il Panettone, e, per Pasqua, le Colombe e le Uova solidali: da vendere attraverso una rete alternativa, tra la gente sensibile, i gruppi missionari e parrocchiali, gli amici, le ditte e gli imprenditori che, in occasione delle Feste, usano fare un regalo ai loro dipendenti.
Così la “micro-solidarietà” si allarga a macchia d’olio. I progetti realizzati in questi anni
sono già diversi: cibo per bambini della Corea del Nord; semi e zappe per il popolo Nuba del Sudan; sostegno ad un Ospedale del Mato Grosso in Perù; aiuto ad una Scuola in Bolivia.
Per il Natale ’99 abbiamo deciso di realizzare il sogno di Padre Firmino nella Missione di Nacaroa: riparare le Scuole elementari già esistenti, e avviare una Scuola Agricola affinché i ragazzi non scappino in città, ma trovino una proposta di sviluppo vicino a casa, sulla loro terra!
Alcuni tecnici Mozambicani sono già disponibili; in futuro saranno affiancati dai Laici Missionari Comboniani.
L’operazione è riuscita in modo splendido. E durante la prossima estate, oltre a portare il frutto della Campagna di Natale, faremo un “campo di lavoro”, cioè daremo una mano alla gente, in semplicità e amicizia; condividendo momenti di fatica e di gioia.
La Campagna di Pasqua 2000 è in pieno svolgimento, a sostegno di un Ambulatorio a Yanama (Perù) e una Falegnameria a Postrervalle (Bolivia) dove il famoso movimento Operazione Mato Grosso sta lavorando da anni. Oltre ai gesti di digiuno e solidarietà tipici della Quaresima, che ognuno di noi farà sicuramente, c’è anche questo simpatico modo di sostenere chi impegna
la sua vita per “estirpare le radici della Povertà”!
Nota bene: per ottenere le Colombe e le Uova “solidali” ci sono due contatti base:
Zona di Sondrio, presso Elisabetta: tel. 0342 51.41.41(ore pasti).
Fuori Provincia: “La Goccia”: segreteria telefonica e Fax Tel. 02 99.81.173.
La nostra solidarietà del 1999!
Puntuali come vuole la tradizione, dopo le Feste Natalizie, abbiamo aperto la cassa di Shalom:
abbiamo trovato proprio la somma necessaria per i due progetti scelti: la Scuola in Ecuador (25 milioni) e il terreno in Burundi (10 milioni) per la “città aperta”. Bravissimi!
Un grazie cordiale a tutti quelli che si sono impegnati; soprattutto allo “zoccolo duro” il gruppo dei fedelissimi che si autotassa ogni mese, ai genitori e agli insegnanti che aprono il cuore dei loro ragazzi alla solidarietà. E’ il modo migliore per prepararli alla vita.
Per il duemila in corso?
Le richieste arrivano continuamente, e le metto “in lista d’attesa”! Non è un termine molto bello quando si tratta di situazioni umane di emergenza o addirittura di disperazione: ma cosa posso fare? Il mio compito è farvele conoscere! Poi ognuno ci pensa, comincia a riflettere e alla prima occasione mette in atto la sua solidarietà; anche senza fare tanto rumore avvengono tanti miracoli.
Forza! Vi segnalo alcuni casi che potremmo sostenere quest’anno.
– Rifugiati de! Burundi: arrivati miracolosamente in Kenya adesso a stento riescono a sopravvivere; – una Missione nell’Est del Congo, saccheggiata e spogliata di tutto;
– la Missione di Carapira (Mozambico) che vorrebbe creare alcuni centri “comunitari” di preghiera e di formazione umana; parecchi studenti bravi e intelligenti, ma schiacciati dall’alto costo delle Scuole Superiori; – giovani con il certificato professionale, ma senza possibilità di un lavoro, in una società dura e violenta che emargina i deboli.
Spesso siamo di fronte ad un ‘Africa sincera e giovane che vuole crescere, costruirsi un futuro, ma è bloccata da ostacoli troppo grandi. A guardare la realtà tremenda delle guerre e delle tragedie naturali si direbbe un’Africa crocifissa.
Un ‘Africa Crocifissa ma non vinta.!
Un’Africa che più di ogni altro continente condivide il mistero de! male e del dolore che trova nella passione di Cristo il suo culmine più impressionante.
La Pasqua, festa di Liberazione, è preceduta da una Passione che a volte sembra assurda e disumana. E’ istintivo gridare al Signore: “fino a quando starai a guardare la sofferenza del tuo Popolo?”
Anche il Cristo, il Servo solidale che aveva accettato di portare il peso del peccato dell’uomo, di fronte alla Croce ha gridato il suo terribile “Perché? “.
Eppure il cielo è rimasto muto.
Il terribile e inspiegabile silenzio di Dio di fronte al dolore innocente… trova la sua risposta proprio sulla Croce.
E’ lì, crocifisso nel Figlio, che Dio condivide il dolore dell’Uomo innocente!
Gesù non ha ricevuto risposta dall’alto, dall’esterno, ma dallo Spirito che lo ha aiutato a capire che quella sua morte aveva un senso, una morte “per i propri amici”, per testimoniare la giustizia. Per rivelare all’Uomo la Misericordia infinita del Padre, o, come dice il monaco Enzo Bianchi, per “rivelare ai fratelli un Dio che dimentica la sua potenza per trasformarla in amore, in misericordia, in vicinanza viscerale con gli uomini, perché li ama fino alla fine”.
Pasqua di Resurrezione.
Pasqua di un Giubileo straordinario, che è un invito accorato del Signore alla Conversione a Lui. alla riconciliazione nel perdono e nella Festa.
Difficilmente molti di noi avranno un’altra occasione così bella per incontrare il Signore nella sua misericordia che salva. Non perdiamola.
Mentre vi offro un cordiale Augurio, vi anticipo una bella notizia. Il prossimo 4 giugno 2000 sarà un anniversario prezioso: i miei 60 anni di età e 35 di Ordinazione Sacerdotale; li celebreremo contemporaneamente ai 35 anni della fondazione della nostra Parrocchia di S. Anna-Mossini.
Tenetevi liberi. Già fin d’ora siete tutti invitati.
Buona Pasqua a tutti. Shalom!
Vostro Padre Gianni
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