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SANTA PASQUA 2014

By admin | aprile 16, 2014

Carissimi, dopo il breve e intenso periodo di riposo e cure passato in Italia (gennaio-marzo), sono ritornato a casa, cioè alla Missione di Dondi dove prevedo di rimanere in servizio fino alla Pasqua del 2015. Poi vedrò con calma cosa il Signore mi riserverà per il futuro.

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Appena il tempo di scambiare quattro saluti con la Comunità dei Padri e delle Suore e subito mi sono trovato immerso in una straordinaria esperienza di Evangelizzazione preparata per i giovani delle Parrocchie della nostra Zona Pastorale: un territorio più grande di tutta la Diocesi di Como.

Sono arrivati a centinaia, a piedi, in bicicletta e con mezzi di fortuna da distanze notevoli, guidati dai loro Sacerdoti animatori, per cercare insieme motivazioni sempre più forti alla scelta di seguire quel Gesù di Nazareth, per il quale sentono di dover impegnare la loro vita.

Per quattro giorni interi, dall’alba fino a sera inoltrata, si è trattato di una immersione totale in un clima di preghiera e formazione cristiana, di recupero della verità fondamentali del Vangelo. Al tempo stesso c’è stato un confronto serrato e una critica severa sia delle tradizioni negative della cultura del passato (stregonerie varie, violenza tribale, magia e paure di ogni genere) sia delle provocazioni della cultura moderna (sete di guadagno facile e veloce, fuga dalla Scuola e dalla Famiglia, droga, sesso e scelte irresponsabili). Anche nel cuore dell’Africa i giovani sono confrontati e dilaniati da tante proposte ambigue.

Il magico frate Carmelitano li ha trascinati in una intensa e gioiosa esperienza di Fede, di Preghiera, di danza, di canto.

Li ha aiutati a gridare, senza nessun complesso, la loro gioia di credere in Gesù, Salvatore e Messia. Al tempo stesso li ha impegnati in lunghi tempi di silenzio, di adorazione e di ascolto della Parola di Dio. Alla fine l’impegno chiaro e forte di seguire il Signore. Fino a giocare la vita per LUI!

Sono rimasto ammirato e affascinato. E, naturalmente mi è venuto spontaneo il confronto con la nostra realtà italiana che avevo lasciato da pochi giorni. Troppo breve il tempo che ho passato in Italia per cogliere la complessità delle situazioni che un po’ tutti state vivendo.

Da un lato mi è parso di cogliere una diffusa sensazione di incertezza, di fiducia fragile nei confronti di chi dovrebbe “far ripartire” una società incagliata in troppi problemi. Politica ed economia arrancano a fatica, producono molti dibattiti, molti confronti e tanti scontri: troppe parole, quando la gente chiede fatti concreti. Ancora troppi scandali, troppa arroganza e poco rispetto per la fatica e la sofferenza di chi lotta semplicemente per non andare a fondo. Amarezza e rassegnazione sembrano prevalere nelle analisi che gli esperti fanno della realtà quotidiana.

Eppure, anche in Italia, qualcosa si muove!

Da quando a Roma è arrivato Papa Francesco, ormai più di un anno, sembra che il dialogo con il Signore sia diventato più facile e gioioso. Ho sentito tanta gente “respirare e ragionare meglio” quando si affrontano seriamente alcuni temi forti dell’esistenza: il senso della Vita, dell’Amore e della Verità, della Giustizia e dell’impegno sociale.

Francesco offre a tutti un Vangelo essenziale, con la semplicità e la freschezza di un linguaggio che tocca il cuore.

E’ un po’ come ai tempi di Gesù. La gente è affascinata dalla sua Umanità, dalla sua attenzione per tutte le forme di fragilità e di debolezza. Attraverso Francesco, la gente si sente amata e accettata dal Signore con i suoi limiti e le sue contraddizioni.

Non tutti naturalmente! Purtroppo molti restano distanti e scettici; bloccati e freddi. Peccato davvero, perché perdono una preziosa occasione per recuperare un rapporto nuovo e libero con il Signore e con se stessi. Con la propria identità e la propria storia di gente amata da Dio ancora prima della nascita.

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In questa breve lettera di Auguri Pasquali, non ho voluto approfondire i problemi che ci tengono impegnati su vari fronti (Scuola, Salute, Educazione dei leaders). Lo farò con calma appena avrò ripreso in mano la situazione. Infatti mentre io riprendo il servizio pieno in Missione, P. Romano si prepara a partire per un paio di mesi subito dopo Pasqua.

Però vi devo confidare una triste esperienza che mi è capitata sul Bus che da Kampala mi portava ad Arua. Un ladro malandrino è riuscito a rubarmi la borsa che conteneva il Computer e tutti i documenti. Oltre al danno materiale non piccolo, mi trovo ora spogliato di tutto un lavoro enorme di documentazione che avevo accumulato in questi ultimi anni.

Mi pare di essere nudo, spoglio, invitato a ripartire da zero.

L’amarezza ha lasciato il posto ad una serena volontà di ricominciare da capo. Una vita nuova, proprio come ci viene proposto dal Vengelo di Pasqua: “Non temete; è risorto”. E’ il mio augurio fraterno che vi mando, insieme al grazie sincero per la vostra amicizia e il vostro sostegno.

BUONA PASQUA.

Vostro p. Gianni

Topics: Diario di Missione, Lettere Pasqua | No Comments »

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